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Martedì, 23 Apr 2024

La tecnica dell'icona

"Al pittore di icone non interessa imitare la realtà, ma svelare la sostanza: le proporzioni vengono alterate e si obbedisce ad un canone ricco di significati simbolici"

L’icona viene scritta seguendo la tecnica tradizionale della tempera all’uovo. La base dell’icona è una tavola di legno generalmente di tiglio, su cui si stende una tela poi ricoperta con diversi strati di gesso. Dopo essere stata accuratamente levigata, viene inciso il disegno. In seguito, con una delicata procedura viene applicato l’oro, segno della luce divina che trasfigura la realtà. Si può iniziare così la stesura di diversi strati di colore. I pigmenti utilizzati sono essenzialmente di natura organica e inorganica (terre, minerali e ossidi). Si parte col dare il colore di base alle campiture, quindi viene ripresa la grafia con le ombre per infine lasciare emergere le luci. Questa tecnica viene chiamata illuminazione ed è fondamentale soprattutto nell’esecuzione dei volti perché indica il cammino dell’uomo verso l’essere nuova creatura, la creatura vista nella luce di Dio (=trasfigurazione). Per ultimo viene stesa sull’icona l’olifa, un olio naturale adatto a proteggerla e imprimerle lucentezza.