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Venerdì, 26 Apr 2024

Cronaca. Ricordare e ringraziare.

DALL'AVVENTO ALLA QUARESIMA


- I primi giorni di dicembre sono stati caratterizzati dalle prime abbondanti nevicate (venerdì 4 ne è scesa tra gli 70 e gli 80 cm!) e quindi anche dal conseguente lavoro di sgombero della neve dalla strada da parte del nostro fratello Lino, che non ha tardato un minuto per mettersi all’opera.

- Domenica 13 dicembre, dopo la fine del lockdown regionale (la Lombardia era infatti una delle regioni a “zona rossa”), abbiamo potuto riaprire la foresteria e subito sono arrivati i primi ospiti.

- Mercoledì 16 dicembre, il nostro fratello Luca Pardi ha iniziato il periodo di noviziato nella nostra comunità. Il breve rito liturgico si è svolto durante l’ora di Sesta in un’atmosfera sobria e gioiosa. Per problemi di omonimia (ricordiamo che anche il nostro priore si chiama Luca) ha voluto aggiungere al nome di battesimo quello di “Martino”, in ricordo del santo monaco e vescovo di Tours, uno degli iniziatori della vita monastica in Occidente.

- Dopo più di trent’anni che il nostro caro fratello Ildefonso si cimentava nella preparazione del presepio nell’imminenza del Natale con grande cura e passione – e una vera arte! –, quest’anno l’allestimento è stato affidato ai nostri due fratelli Elia e Martino, i quali – utilizzando materiale in parte già disponibile – sono riusciti ottimamente nell’impresa, non sfigurando di fronte al loro predecessore e facendo onore alla lunga tradizione “ildefonsiana”.

- Il periodo natalizio (dalla vigila di Natale all’Epifania) è di nuovo trascorso senza ospiti a causa delle restrizioni anti-Covid. Solo il nostro parroco, don Nicola, ha potuto condividere con noi qualche giorno e anche il diacono permanente Giorgio e la moglie Miriam hanno accettato il nostro invito per partecipare al pranzo di Santo Stefano insieme con noi.

- Invece martedì 29 dicembre abbiamo avuto ancora la gioia di avere tra noi Lidia Maggi e Angelo Reginato, i due pastori della Chiesa Battista residenti da qualche anno a Dumenza e che prestano il loro servizio in alcune comunità della provincia di Varese e del Ticino. È stata una bella occasione di fraternità e di scambio reciproco su alcuni temi ecclesiali comuni ad entrambe le confessioni, e anche un momento per ravvivare un’amicizia ecumenica significativa.

- Tra Natale e l’Epifania è scesa ancora molta neve creando qualche disagio per la strada, ma non facendo pressoché nessun danno all’abitato. Il nostro fratello Lino ha dovuto fare gli straordinari in quei giorni per tenere pulita la strada e la zona adiacente al monastero!

- Lunedì 1° febbraio 2021, vigilia della festa della Presentazione del Signore, tutta la comunità ha partecipato alla celebrazione eucaristica svoltasi ad Agra, nella chiesa delle Monache Romite. È una bella tradizione cominciata qualche anno fa nell’intento di riunire le comunità religiose presenti nel decanato di Luino per un momento di preghiera da vivere insieme nella giornata dedicata alla Vita Consacrata. L’eucaristia è stata presieduta dal parroco di Luino e decano in carica don Sergio, mentre la nostra comunità con le monache Romite si è assunta il compito di animare la liturgia. Alle altre comunità presenti nel Decanato, cioè le suore della Congregazione di santa Marta presenti a Roggiano, e alle laiche consacrate dell’OPAR di Germignaga, sono state affidate la proclamazione delle letture e l’animazione della preghiera dei fedeli.

- Il giorno dopo, martedì 2 febbraio, nella già ricordata festa della Presentazione del Signore, durante i Vespri, il nostro fratello Rupert ha emesso la sua prima professione nella nostra comunità. Naturalmente, a causa delle vigenti restrizioni per la pandemia ancora in corso, la celebrazione ha avuto una partecipazione limitata, anche se nulla è mancato perché la liturgia fosse vissuta da tutti con decoro, fervore e intensità.

- In questi primi mesi dell’anno – come del resto avviene in quasi tutta la nostra penisola italiana – gli incontri previsti e i corsi di formazione si sono svolti pressoché tutti nella modalità “da remoto” e quindi anche gli spostamenti dei singoli fratelli si sono di molto ridotti. L’ospitalità, nei limiti delle restrizioni imposte dai diversi colori della Lombardia, sta proseguendo, anche se un po’ a intermittenza.

- Il tempo quaresimale è iniziato nella memoria dei difficili giorni dell’anno passato (tra qualche settimana ricorderemo infatti i primi contagi avvenuti in comunità, il successivo periodo di quarantena e soprattutto la morte del nostro caro fratello Ildefonso) e nella maturata consapevolezza che anche questo periodo della nostra vita è stato segnato dalla grazia di Dio e dalla sua sapiente pedagogia, che sa trarre da tutto ciò che ci capita un bene ulteriore e un motivo di crescita nella comunione e nella santità della vita.