Questo Salmo, intessuto di saggezza e tenerezza, si snoda nell'esaltazione di una "presenza" straordinaria: quella del Signore. Talvolta essa può apparire inquietante e sconvolgente, ma è sempre paterna e, comunque, costantemente vigile e intelligente.
L'immagine cerca di tradurre questa presenza con una forma simbolica del divino, il cerchio, e con un colore simbolico della luce, il bianco su campo rosso.
Ma la forma di luce non è un fascio indagatore! I suoi orli sono ingentiliti da decorazioni festose che la rendono simile ad un dono prezioso, presentato con amore.
Che sarebbe la vita lassù nei cieli senza la sua presenza? Un immenso gelido nero... E la terra più lontana? E l'abisso del mare? Luoghi desolati, profondità terrificanti... È lo spirito del Signore che rende vivibile ogni luogo e tempera anche le situazioni più brucianti.
Indica tutto questo la stella dorata negli angoli della figura: sul rosso fuoco del sole e tra le gelide stelle azzurre, nel nero delle tenebre e nel profondo abisso viola.